GUGLIELMO BACCI
DATI ANAGRAFICI DI BACCI
Nasce a Torino
Nasce il 15/4/1955
STATISTICHE CON LA ROMA
Ruolo: Centrocampista
Stagioni: 4 (1974-1978)
Presenze: 18 (16 di Serie A e 2 di C. Italia)
Gol segnati: 1 (in Serie A)
Guglielmo Bacci è un centrocampista talentuoso. Figlio di Giancarlo Bacci, la Roma lo acquista per tre milioni dal Baracca Lugo per aggregarlo alle giovanili che vivono gli anni migliori. Nel 1973-74 arriva per la Primavera la fantastica accoppiata Scudetto-Coppa Italia e ritroviamo Bacci, protagonista negli Allievi, nella foto celebrativa di fine anno. La stagione 1974-75, con il centrocampista aggregato in pianta stabile nella Primavera, si chiude con la vittoria della Coppa Italia. Vediamo qui sotto due foto dell’Archivio personale di Massimo Premici (compagno nelle giovanili di Bacci) per le quali si ringrazia il sito www.questamagliastorica.it
Liedholm lancia Guglielmo Bacci in prima squadra
Il barone Liedholm ha un debole per Bacci, che vede come un giovane Capello con il fisico più atletico e, sul finire della stagione 1974-75, lo promuove in prima squadra. È il 19 giugno 1975 e Guglielmo Bacci scende in campo, con la casacca numero sei, nella gara di Coppa Italia vinta per due a zero a Napoli. Per il debutto in Serie A bisogna però aspettare la sfida con l’Inter del 25 gennaio 1976 all’Olimpico. Bacci subentra a Spadoni, infortunato, e dopo una decina di minuti è protagonista di uno sfortunato retro-passaggio che si tramuta in assist per il vantaggio interista di Cerilli (vedi foto sotto). Nonostante questo errore il giovane centrocampista colleziona altre quattro presenze nella seconda parte di stagione di cui tre da titolare.
La carriera di Guglielmo Bacci non decolla
Dopo aver preso confidenza con la prima squadra, ci si aspetta il salto di qualità da Guglielmo Bacci nella stagione 1976-77. Dopo un’apparizione da subentrante ad agosto in una gara di Coppa Italia contro il Rimini, il giocatore rivede il campo soltanto a dicembre nel pari casalingo contro il Perugia in campionato. Bacci stenta ad incidere e nella seconda parte di stagione raccoglie altre sei presenze di cui soltanto tre da titolare. La Roma non va oltre un posto di metà classifica ed è lontana parente della squadra capace di ottenere un entusiasmante terzo posto due anni prima. È la fine del primo ciclo di Liedholm, che a fine anno si trasferisce al Milan.
Dal prestito al Vicenza al primo gol con la Roma
Per la stagione 1977-78 in panchina arriva Giagnoni e per Bacci c’è la cessione in prestito al Vicenza. La società prova a ripetere la felice esperienza già vissuta da Di Bartolomei ma stavolta qualcosa non funziona. A ottobre il centrocampista torinese è di nuovo a Roma e il 30 ottobre in campo nella sconfitta di Napoli. Il nuovo mister impiega Bacci soltanto altre tre volte sul finire di campionato, tra cui la trasferta di San Siro con l’Inter del 23 aprile 1978, quando Guglielmo Bacci segna il suo primo gol in Serie A (rimarrà l’unico) e con la Roma (qui sotto in tre foto). A fine anno il trasferimento alla Sambenedettese è stavolta definitivo. Rimane il rimpianto per un talento non espresso pienamente, forse a causa di limiti caratteriali che lo hanno portato ad “accontentarsi”. Ha pesato anche una difficile collocazione tattica visto che in campo lo ritroviamo spesso con numeri diversi sulle spalle e in un’epoca in cui questi significavano tanto rispetto alla posizione ricoperta.
Curiosità su Guglielmo Bacci
- Figlio di Giancarlo Bacci, rappresenta, insieme a Bruno Conti e ai suoi figli Daniele e Andrea, uno dei soli due casi di padre e figlio scesi in campo con la Roma, pur se a distanza di tempo;
- Il rapporto privilegiato con Nils Liedholm è testimoniato da un paio di aneddoti. Il primo si riferisce ad un invito rivolto dal barone a lui e Di Bartolomei a vedere una partita nella sua abitazione. I tre sono in auto insieme e al volante c’è il giovane Bacci che si ferma ad un incrocio. Interviene allora Nils: “Non sarai mai un grande giocatore perché ti sei fermato. Un grande giocatore guarda rapidamente con gli occhi a destra e a sinistra e passa. Tu invece hai perso tempo”. Il secondo aneddoto è invece riportato da Stefano Pellegrini alla rivista Giallorossi nel 1984 e riguarda un intervento del tecnico svedese in difesa di Bacci durante un battibecco con Cordova;
- A proposito dei tanti numeri di maglia indossati, lo ritroviamo due volte con la casacca numero sei (in occasione della prima e dell’ultima presenza con la Roma). Quello più frequente è il nove, che gli è stato affidato ben cinque volte. Con due presenze anche il quattro mentre in una sola gara ha avuto sulle spalle il numero dieci, l’undici e il sette;
- Il legame con la Roma rimane fortissimo tanto che il 12 maggio 1996 Guglielmo Bacci è premiato allo Stadio Olimpico, alla presenza di Franco Sensi, insieme a Cardarelli, Losi e Mannucci.