La Roma di Guido Ara
Il tecnico vercellese affronta la sfida romana pronto, come suo solito, a dare il meglio di sè. Consapevole di dover smussare certi angoli caratteriali, ecco che lo ritroviamo l’11 settembre 1937 all’inaugurazione del Bar Masetti, insieme al presidente Igino Betti e a tutta la prima squadra. La sua è però un’opera soprattutto di rifondazione e, anche se la sua Roma in tre anni non va oltre un quinto posto, Guido Ara costruisce l’ossatura della squadra campione d’Italia nel 1942. È lui a volere infatti l’acquisto di un giovane Aristide Coscia, a sottoporre a provino e poi a tesserare l’albanese Naim Krieziu e, infine, a vincere i dubbi di Amadei spostandolo a centravanti. Tre mosse decisive nello scacchiere dei futuri campioni. Sul finire della stagione 1939-40 Guido Ara è esonerato e lascia il posto ad Alfred Schaffer.