NICOLÁS BURDISSO
Nicolás Andrés Burdisso è un difensore di temperamento, eclettico, abile nella marcatura quanto nelle sortite offensive. Scartato dal Newell’s Old Boy, con il Boca Juniors vince due campionati, tre Coppe Libertadores e due Intercontinentali. Oro al Mondiale Under 20 del 2001 e poi alle Olimpiadi di Atene 2004 prima di trasferirsi in Europa all’Inter. A Milano le cose si mettono male per via della malattia della figlia Angelina che lo costringe a saltare praticamente il primo anno. Tornato in campo, pur non essendo un titolare inamovibile e giocando spesso da terzino, mette in bacheca due Coppe Italia, tre Supercoppe italiane e quattro scudetti in cinque anni.
Nicolás Burdisso alla Roma 2009-2010
Nell’estate del 2009, in cerca di un ruolo da protagonista come centrale difensivo, Burdisso passa in prestito alla Roma. La stagione inizia con le dimissioni di Spalletti ma poi con l’arrivo di Ranieri in panchina la squadra compie la rimonta e sfiora lo scudetto che va proprio all’Inter. Nicolás diventa subito un fedelissimo del tecnico testaccino che al suo fianco alterna Juan e Mexes. L’ottimo rendimento del difensore argentino è impreziosito dalle reti contro Palermo, in trasferta, e Parma all’Olimpico. A campionato concluso ecco il rientro a Milano per fine prestito ma solo per pochi giorni perché la Roma lo acquista definitivamente per otto milioni di euro e, per agevolare la sua scelta, porta nella capitale anche suo fratello Guillermo. Nella stagione 2010-2011 el bandido rimane un punto fermo e realizza altri due gol, al Lecce in casa e al Genoa a Marassi in quella che è la gara che porta alle dimissioni di Ranieri, sostituito da Montella.
Burdisso nella Roma “americana”
Dopo un biennio vissuto da protagonista, le cose cambiano nel 2011-2012, quando la società passa agli americani. All’inizio titolare con mister Luis Enrique, Nicolás si ferma a novembre quando, in nazionale contro la Colombia, si rompe il crociato posteriore sinistro, i menischi e subisce la frattura del piatto tibiale. Rivede così il campo solo l’anno dopo e ritrova in panchina Zeman al posto dello spagnolo. Con il boemo il centrale gioca spesso pur alternandosi con un giovanissimo Marquinos e Castan. La stagione si chiude con la sconfitta nel derby in finale di Coppa Italia nella quale Andreazzoli, subentrato a Zeman, sposta nei minuti finali Burdisso in attacco per cercare di recuperare lo svantaggio. L’ennesimo cambio in panchina porta nel 2013-14 Rudi Garcia sulla panchina della Roma e il francese si affida al duo Benatia-Castan. All’argentino, nel tentativo di ottenere un posto per i mondiali in Brasile, non resta che passare a gennaio al Genoa.
Curiosità su Nicolás Burdisso
- Nicolás Burdisso è uomo-derby per eccellenza avendo giocato in tutte città teatro di grandi derby come Buenos Aires, Milano, Roma, Genova e Torino;
- Dopo il trasferimento al Genoa, Burdisso chiude la carriera da calciatore nel Torino;
- Inizia la carriera da Direttore Sportivo nel Boca Juniors e porta in Argentina un certo Daniele De Rossi. In seguito lo troviamo Direttore Tecnico alla Fiorentina.