Giocatori

PIETRO BENEDETTI

Pietro Benedetti in azione

DATI ANAGRAFICI DI BENEDETTI 

Nasce a Roma

Nasce il 1/7/1926

Muore a Roma

Muore il 31/5/2022

STATISTICHE CON LA ROMA

Ruolo: Portiere

Stagioni: 4 (1946-1950)

Presenze: 7 (di Serie A)

Gol subiti: 9 

Pietro Benedetti è un portiere romano di Monteverde proveniente, ventenne, dall’Alba Trastevere in vista del campionato 1946-47, il primo a girone unico nazionale dopo la guerra. Scopre solo per caso, da una pagina di giornale intravista a terra, di essere stato preso dalla Roma. Si reca allora in sede e l’allenatore Degni gli dice che lo stavano cercando senza riuscire a rintracciarlo. La società si era accorta di lui il 22 aprile 1945 in occasione di una amichevole tra l’Alba Trastevere (all’epoca Albaerotecnica) e la Roma terminata zero a zero. Per tre anni è portiere di riserva dietro al titolare Fosco Risorti e non gioca nemmeno un minuto.

Arriva l’ora di Benedetti con Bernardini allenatore

Per il campionato 1949-50 la rosa dei portieri della Roma è composta da Risorti, Benedetti e Luigi Albani. Nonostante un già folto schieramento, i giallorossi a novembre prendono anche il mantovano Nevio Ferrari, che diventa così il quarto portiere. La Roma parte con il piede sbagliato e, dopo tre sconfitte nelle prime quattro giornate, il tecnico Bernardini decide di dare fiducia a Pietro Benedetti. È il 9 ottobre 1949 e la Roma batte il Bologna per tre a uno allo Stadio Nazionale. Il giovane portiere romano scala le gerarchie e gioca con regolarità, fino alla trasferta di Bergamo del 20 novembre 1949. Durante la prima frazione della gara, uscendo alla disperata su Soerensen, Pietro Benedetti riceve un colpo alla testa e rimane stordito. Nell’intervallo il portiere perde i sensi ed è portato all’Ospedale mentre il suo posto in campo viene preso dal difensore Sergio Andreoli, visto che non sono consentite ancora le sostituzioni.

Il portiere Benedetti in azione
Benedetti battuto da Vipaleck per il 3 a 1 subito a Palermo il 23.10.1949
Pietro Benedetti in uscita
Uscita di Benedetti a Bergamo prima dell'infortunio

Ancora un colpa alla testa per Pietro Benedetti

Dopo la partita contro l’Atalanta il campionato si ferma a causa dell’amichevole tra Italia e Inghilterra. Si torna in campo il 4 dicembre, la Roma ospita la Lucchese allo Stadio Nazionale e Pietro Benedetti è di nuovo al suo posto. Non può sapere che il destino sta per giocargli un brutto scherzo. Siamo oltre la mezz’ora di gioco con la Roma già in vantaggio quando il lucchese Mazza, fermato in fuorigioco, non arresta la sua azione e si scontra con Benedetti proteso in uscita sui suoi piedi. Un nuovo colpo al capo costringe il giovane portiere romanista ad un altro cambio tra i pali con Andreoli. Dopo questa gara Benedetti non torna più in campo con la Roma e nel 1952 si trasferisce al Grosseto dove si mette in luce anche come rigorista.

Pietro Benedetti sulla copertina di Foto Sport
Il colpo subito da Benedetti contro la Lucchese
Il portiere Benedetti a terra
Pietro Benedetti stordito a terra

Curiosità su Pietro Benedetti 

  • Pietro Benedetti inizia giocando come centravanti nella Giovanissima. Gli vengono spesso forniti scarpini di numerazione assortita e allora, per soffrire meno, preferisce mettersi in porta;
  • Visto il fatto eccezionale, va rimarcato che Benedetti ha subìto in due partite consecutive due colpi al capo che lo costringono ad uscire dal campo. E che, curiosamente, il suo posto è preso in entrambe le circostanze dal terzino Sergio Andreoli;
  • La sua migliore prestazione con la maglia della Roma è un Triestina-Roma del 6 novembre 1949. Con le sue parate, almeno una ventina nell’ultima mezz’ora, contribuisce a fissare il risultato sul due a due;
  • Durante la sua breve parentesi da portiere titolare della Roma, Pietro Benedetti riceve le lettere di un suo tifoso particolare. Si tratta di un bambino ospite dell’orfanotrofio di Vibo Valentia che vede nelle vicende dell’estremo difensore un percorso di rivalsa in cui si identifica. E che sogna di avere la maglia della Roma. Sono anni in cui i giocatori non possono tenere la maglia con cui giocano e pertanto è difficile accontentare lo sfortunato bambino. Benedetti però di maglie da portiere ne recupera addirittura due, una rossa per il suo piccolo amico e una grigia con bordi rosso e giallo per… sé! (da L’AS Roma dalla A alla Z di Massimo Izzi – Newton Compton Editori);
  • La più grande soddisfazione la Roma gliela dà quando gli assegna il posto allo stadio in quanto ex giocatore e dimostrandogli così di ricordarsi di lui dopo oltre sessant’anni;
  • Pietro Benedetti rimane per sempre un grande tifoso della Roma e la società lo celebra su Twitter nel giorno del suo novantesimo compleanno.
La tessera della Roma di Pietro Benedetti
La tessera da giocatore per l'anno 1949-50