GIORGIO BERNARDIN
Giorgio Bernardin è un difensore centrale che inizia a giocare subito dopo la guerra. Si mette in mostra in Serie C con il Lecce e questo gli vale la chiamata della Spal in A. Con gli spallini è decisivo nel 1954 quando segna su punizione il gol che decide lo spareggio per la salvezza contro il Palermo. I tifosi lo ribattezzano Piede di Dio e per lui c’è l’Inter. Bernardin disputa con l’Inter tre stagioni, con in mezzo un prestito alla Triestina, società dove torna una volta che il rapporto con i nerazzurri giunge al termine.
Giorgio Bernardin per la Roma di Foni
Giorgio Bernardin arriva alla Roma, per quindici milioni di lire, nel giugno del 1959. L’acquisto viene celebrato dalla stampa che vede in lui una guida sicura della difesa e una sapiente regia. Il difensore esordisce in Coppa Italia contro il Cagliari ed è ancora titolare nella disfatta successiva contro la Samp. Bernardin è presente poi in campionato nelle vittorie contro Genoa e Vicenza e nelle pesanti sconfitte contro Juve e, di nuovo, Sampdoria. Le prestazioni sono convincenti ma i problemi sono di ordine fisico, con una serie di malanni per cui non riesce a giocare con regolarità. Da metà gennaio non vede più il campo e a fine stagione, a soli trentadue anni, lascia l’attività agonistica.
Curiosità su Giorgio Bernardin
- Giorgio Bernardin vanta una presenza con la Nazionale B. Con la nazionale maggiore il rapporto si interrompe per via del suo rifiuto a partecipare alla trasferta in Irlanda per la paura di volare;
- Il nome di Bernardin è citato nel film del 1959 L’audace colpo dei soliti ignoti. Nella scena dell’interrogatorio in commissariato, Vittorio Gassman recita così “Altafini detto Mazzola, ricevuta la sfera di cuoio dallo scattante Danova, aggirava l’accorrente Bernardin e lasciava partire una secca staffilata che si insaccava all’incrocio dei pali. Niente da fare per il pur vigile Panetti”;
- Negli anni ’50 ha l’intuizione di far edificare l’Albergo Delle Rose nel centro del paese natìo Bonassola. Terminata la carriera di calciatore, lo stesso Giorgio ne cura la gestione insieme ai fratelli Beppe e Angelo. Attualmente sono Enrico e Roberto, figli di Giorgio Bernardin, a portare avanti l’attività alberghiera voluta dal papà.