Esultanze

Il gol è il momento che sublima il rapporto tra club, calciatori e tifoso, sintetizzandolo in un’unica entità, quasi nuova, che si fa fatica a ritrovare in qualsiasi altro momento nella vita di una squadra. Se i gol sono la gioia del calcio, le esultanze sono l’essenza stessa dei gol. I momenti, spontanei o programmati che siano, nei quali questa fusione prende forma e si realizza. Le esultanze fanno sognare i bambini e riportano l’adulto indietro negli anni. Le esultanze diffondono amore e fanno abbracciare degli sconosciuti tra loro. Sono momenti magici che tolgono i filtri al nostro sguardo sulla vita, ci spogliano davanti alle nostre emozioni. Sembriamo tutti, i calciatori per primi, un’altra persona. O meglio, in quel preciso momento siamo un’altra persona.

Esultanze dei giocatori della Roma

Molti calciatori ne fanno un marchio di fabbrica e tanti altri sprigionano invece la gioia assoluta di quel momento fuori da ogni schema. Ma, a distanza di anni, molto spesso tendiamo a ricordarli proprio attraverso il tipo di esultanza che li contraddistingueva. Dalla fantasia di Francesco Totti alle corse pazze di gioia sotto la Curva Sud di Bomber Pruzzo, dalla mitraglia di Gabriel Omar Batistuta all’aeroplanino di Vincenzo Montella, dall’eleganza di Paulo Roberto Falcao alle mani dietro le orecchie di Delvecchio, dalle esultanze composte di Agostino Di Bartolomei a quelle più rabbiose di Strootman e De Rossi. Passando per la corsa incredula con gli occhi sgranati verso la panchina di Kostas Manolas, dopo il gol del tre a zero al Barcellona in quella folle notte che valse una semifinale di Champions League.

“…il boato che saluta il gol ha una sonorità speciale, proveniente dal profondo, che si sente solo quando tutti nello stadio, tranne i tifosi avversari, mettono nell’urlo tutto quello che hanno, anche la gente che è sulle poltroncine da quindici sterline…”
(Nick Hornby – Febbre a 90′)

Ecco qui di seguito le esultanze più famose dei calciatori della Roma, suddivise per giocatore o per categoria.