Andrade è un centrocampista brasiliano che funge da regista basso e a cui piace dare ordine alla manovra. Si afferma nel Flamengo con quasi 600 presenze e un ricco palmarès che comprende diversi campionati Brasileiro e Carioca, Coppa Libertadores e Coppa Intercontinentale.
La pesante eredità di Falcao
Andrade arriva trentunenne alla Roma nell’estate del 1988, fresco vincitore della medaglia d’argento alle Olimpiadi di Seul con la nazionale carioca. Liedholm ha ormai spostato Giannini sulla trequarti offensiva e ha bisogno di un metronomo davanti alla difesa. In uno dei suo tipici paradossi, il Barone definisce Andrade più forte tecnicamente di Falcao e questo carica il suo arrivo di forti, forse troppe, aspettative. Il centrocampista dimostra di avere sì doti di fine palleggiatore ma anche di essere dotato di un passo inadeguato per il nostro calcio. Abituato da sempre a giocare il pallone senza pressione e con i ritmi bassi tipici del campionato brasiliano, non riesce a velocizzare il suo gioco e soffre tremendamente il pressing avversario. Piano piano esce dalle rotazioni e anche Liedholm si convince di aver fatto una scelta sbagliata. Insieme al connazionale Renato diventa poi il capro espiatorio di una stagione tormentata, bersaglio di critiche feroci della stampa e contestato dai tifosi.