La Roma degli anni novanta: formazioni e foto
La Roma degli anni novanta
La Roma negli anni novanta attraversa un decennio di transizione, sia a livello tecnico che di assetto proprietario. Finisce il ciclo di Dino Viola, purtroppo con la morte dell’ingegnere, non prima di vincere però una Coppa Italia con Ottavio Bianchi in panchina (unico trofeo degli anni novanta) e che sarà alzata da sua moglie Flora. Perdiamo con rammarico una finale di Coppa Uefa contro l’Inter, Bruno Conti lancia lo scarpino in Curva Sud in un addio al calcio commovente e, dopo la parentesi Ciarrapico con Boskov alla guida tecnica, inizia l’era Sensi. Il nuovo presidente si affida prima a Mazzone, poi a Carlos Bianchi e Zeman prima di scegliere Capello e trovare così la via per lo scudetto, che arriverà però all’alba del decennio successivo anche grazie ad alcuni innesti decisivi di fine anni novanta come Montella, Candela e Cafu. In campo brillano le stelle di Aldair, Balbo, Giannini e Voeller ma soprattutto si accende quella di Francesco Totti. Ed è questo il regalo più grande che ci fanno gli anni novanta.
Scorri lo slideshow qui sotto per rivedere tutte le formazioni della Roma degli anni novanta.
10 foto per un decennio

1990-91
Il 9 giugno 1991 la Roma pareggia a Marassi per uno a uno e, dopo la vittoria dell'andata per tre a uno, si aggiudica la Coppa Italia. Ad alzarla in cielo non c'è però l'Ing. Viola, morto qualche mese prima, bensì sua moglie Flora in un simbolico passaggio di consegne con il nuovo presidente Giuseppe Ciarrapico.

1991-92
Il ciclo di Ottavio Bianchi finisce con un quinto posto che vale l'accesso in Coppa Uefa. La diapositiva della stagione è l'esultanza sotto la Sud di Ruggero Rizzitelli dopo il colpo di testa che pareggia a dieci minuti dal termine il gol iniziale di Riedle nel derby del 6 ottobre 1991.

1992-93
Dopo un rapporto burrascoso con Ottavio Bianchi, che arriva a togliergli i gradi di capitano, il "principe" rinasce con Boskov che lo rimette al centro del progetto tecnico e lo responsabilizza. E Peppe sprizza tutta la sua gioia il 18 ottobre 1992 dopo aver segnato il terzo dei quattro gol con cui la Roma annienta l'Inter.

1993-94
Inizia l'era Sensi con la prima, tribolata, stagione di Mazzone alla guida della Roma. La squadra stenta e ad un certo punto del campionato si ritrova impantanata in zona retrocessione. A tirarla fuori è il suo capitano, Giannini, segnando a Foggia il 20 marzo 1994 e crollando a terra in lacrime sommerso dai compagni.

1994-95
È il 9 settembre 1994 e il campionato inizia con il primo gol di Totti in Serie A con la maglia della Roma. Lo segna al Foggia all'Olimpico al minuto trenta della prima giornata.

1995-96
L'ultima stagione di Mazzone sulla panchina della Roma si chiude con la "beffa" Slavia Praga. Il gol di Vavra nei supplementari vanifica la rimonta romanista e segna l'ennesimo sliding doors nella carriera di Giannini. La sua esultanza sotto la Sud inseguito da un giovane Totti rimane un fotogramma storico e prezioso.

1996-97
Il trofeo "Città di Roma" si rivela un passaggio cruciale della nostra storia. Il 9 febbraio 1997 lo vince la Roma (contro Ajax e Borussia M.) e brilla la stella di Totti che non doveva neanche giocarlo. È così che il presidente Sensi fa saltare il suo passaggio alla Samp, voluto da C. Bianchi che sognava al suo posto il lanciere Litmanen.

1997-98
La Roma di Zeman dà spettacolo e arriva quarta in classifica. Fotografia della stagione è il cinque a zero rifilato al Milan di Capello il 3 maggio 1998 e che vale l'accesso in Coppa Uefa.

1998-99
Seconda e ultima stagione di Zdenek Zeman sulla panchina della Roma, che arriva quinta e si ferma ai quarti di finale di Coppa Uefa fermata dall'Atletico Madrid. Rimane nella memoria il due a zero con il quale gli uomini del boemo regolano la Juventus il 15 novembre 1998, con reti di Paulo Sergio e Candela.

1999-2000
È la prima stagione di Capello alla Roma, che prende le misure e ci porterà al trionfo l'anno dopo. Il segnale più forte arriva proprio nel derby di andata, quando la Roma annienta la Lazio futura Campione d'Italia per quattro uno con doppiette di Montella e Delvecchio.