I migliori portieri della storia della Roma
FRANCO TANCREDI
Una delle prime scelte vincenti del secondo corso del Barone Liedholm, che lo preferisce a Paolo Conti e gli consegna una maglia da titolare che conserva per dieci anni e 385 partite complessive. Istinto felino tra i pali e insuperabile nelle uscite basse. Para-rigori per eccellenza, è determinante nella vittoria delle due Coppa Italia che anticipano lo Scudetto del 1982-1983. Franco Tancredi è uno dei simboli del ciclo più bello della storia della Roma, quello degli anni Ottanta, ed è il preferito tra i migliori portieri della Roma.
GUIDO MASETTI
Guido Masetti si innamora della Roma da avversario, affrontandola in una delle prime partite giocate al Motovelodromo Appio, nell’ottobre 1927. E ne diventa titolare inamovibile per oltre 10 anni, collezionando 364 presenze complessive. Senso di posizione tra i pali e carattere esuberante fuori dal campo, vince da capitano lo scudetto del 1942 ed è il famoso “primo portiere” della Roma di Testaccio. Partecipa alle spedizioni azzurre vittoriose nei Mondiali del 1934 e 1938. A testimonianza del grande senso di appartenenza, Guido Masetti è in tribuna a Genova nel giorno del trionfo del secondo Scudetto.
ALISSON
Alisson Becker trascorre due stagioni a Roma, dal 2016 al 2018, di cui soltanto la seconda da titolare. Troppo poco per entrare nella classifica dei migliori portieri della storia della Roma? Basti pensare, allora, che si tratta di un campione di livello assoluto considerato il miglior portiere del mondo durante la sua permanenza in giallorosso. Il portiere brasiliano è fondamentale, con le sue parate strepitose, nel raggiungimento della semifinale di Champions, risultato più importante di sempre dopo la finale con il Liverpool del 1984. Abbina straordinarie doti tecniche a istinto e reattività, oltre ad una capacità fuori dal comune di giocare la palla con i piedi.
GIOVANNI CERVONE
Giovanni Cervone arriva per difendere i pali nella Roma di Gigi Radice, tutta grinta e cuore, che sarà ricordata come la Roma “del Flaminio”. Fisico imponente, grandissima personalità, si rende protagonista di stagioni eccezionali, peccando però di regolarità. Durante le sue otto stagioni da romanista, il tasso tecnico della squadra è quasi sempre modesto e spesso si sopperisce con il carattere e l’agonismo. In questo scenario, Giovanni Cervone si dimostra, in tantissime occasioni, un ultrà in campo e onora i colori giallorossi fino in fondo.
LUIGI ALBANI
Per la quinta posizione la scelta è di campo, volendo premiare uno dei protagonisti di una Roma troppo spesso trascurata, quella del 1951-1952, artefice dell’immediata risalita in Serie A dagli inferi dei cadetti. In questa stagione Albani diventa titolare e gioca ad altissimi livelli risultando fondamentale in molte partite, compresa quella decisiva di Verona. Luigi Albani è un ottimo portiere che fa dell’agilità la sua caratteristica principale. Vola da un palo all’altro con estrema naturalezza e per questo i tifosi lo chiamano “Palletta”.