PIERO BIAGINI
Piero Biagini è un centrocampista offensivo di buona tecnica ma poco incisivo. Assapora giovanissimo la Serie A con la Lucchese ancora minorenne e poi si afferma in Serie C con l’Empoli nel 1953-54. L’anno successivo arriva così la chiamata del Genoa in Serie A ma in Liguria non scende mai in campo.
Piero Biagini a sorpresa nella Roma di Sarosi
Il fallimento nel Genoa non lascia presagire nulla di buono per il prosieguo della carriera del centrocampista toscano. E invece nell’estate del 1955 arriva la chiamata dalla capitale e Piero Biagini passa alla Roma. I giallorossi, da pochi anni risaliti dalla Serie B, stanno allestendo una squadra ambiziosa sotto la presidenza di Sacerdoti e la guida tecnica dell’ungherese Sárosi. In questo contesto l’acquisto di Biagini, pur destinato ad un ruolo da comprimario, coglie di sorpresa critica e tifosi. Il centrocampista scende in campo undici volte in stagione, risultando ordinato ma poco determinante, inesperto e a volte ingenuo. A fine anno per lui c’è la cessione al Novara, dove resta soltanto un anno e prima di chiudere la carriera a ventisei anni a Taranto.
Curiosità su Piero Biagini
- Piero Biagini esordisce in Serie A non ancora maggiorenne. Scende infatti in campo con la Lucchese a San Siro contro il Milano il 15 ottobre 1950, quando ha soltanto diciassette anni e trecentotrentatré giorni.