presidenti

ANTONIO SCIALOJA

Antonio Scialoja

DATI ANAGRAFICI DI SCIALOJA

Nasce a Roma

Nasce il 19/11/1879

Muore a Roma

Muore il 30/9/1962

STATISTICHE CON LA ROMA

Stagioni: 1 (1935-1936)

Periodo: 3.6.1935 – 16.11.1935

Antonio Scialoja nasce a Roma da una famiglia di grandi tradizioni di studi rivolti alle scienze giuridiche ed economiche. Nonno Antonio è insigne economista, patriota e più volte ministro del neonato Regno d’Italia. Il papà Enrico fonda nel 1876 il Foro Italiano. Antonio Scialoja si laurea in giurisprudenza, diventa docente universitario, è per tre volte deputato del Regno d’Italia e dal 1929 senatore.

Antonio Scialoja al posto di Sacerdoti alla guida della Roma

Nel 1935 le vicende politiche prendono il sopravvento su quelle sportive e Renato Sacerdoti, a causa delle sue origini ebraiche, è costretto a lasciare la presidenza a fine campionato. Per la sostituzione del banchiere di Testaccio la scelta ricade su Antonio Scialoja. Il neopresidente è tra i pochi a poter garantire continuità grazie al suo ruolo istituzionale, alla sincera passione per lo sport e alla comprovata aderenza con il mondo giallorosso. È infatti fratello di Vittorio, già presidente del Roman e protagonista, insieme a Italo Foschi e all’Onorevole Igliori, della fusione con cui nasce l’AS Roma. Antonio Scialoja diventa presidente della Roma il 3 giugno 1935, all’indomani dell’ultima partita del campionato 1934-35 che la Roma chiude al quarto posto.

Il programma di Antonio Scialoja

Troviamo traccia del programma di Antonio Scialoja in una intervista rilasciata, alla presenza del fratello Vittorio, al giornalista Eugenio Danese e pubblicata su Il Littoriale del 4 giugno 1935. La Roma viene da un campionato durante il quale ha messo in luce un ottimo attacco mentre la difesa ha rappresentato il punto debole. Ecco allora i complimenti al presidente uscente Sacerdoti per l’acquisto già concluso del terzino campione del Mondo Monzeglio. Oltre a quello di un altro azzurro, il centrocampista Cattaneo. Il nuovo presidente puntella ulteriormente la difesa della Roma con l’acquisto dell’altro terzino della nazionale, Luigi Allemandi e grazie all’intermediazione di Giorgio Crostarosa ottiene il rinnovo del forte attaccante Guaita. Per la prima volta nella sua breve storia, un presidente della Roma parla apertamente di ambizioni da scudetto.

Un giovane Antonio Scialoja
Un giovane Antonio Scialoja dagli archivi del Senato
Intervista a Scialoja su Il Littoriale
Intervista a Scialoja su Il Littoriale del 4.6.1935

Il caso degli oriundi

Con la conferma di Guaita e l’acquisto a settembre di Luigi Allemandi, la Roma ha finalmente un undici in grado di vincere. Ci sono infatti ben quattro campioni del mondo (Masetti, Monzeglio, Allemandi e Guaita) e tre fuoriclasse internazionali come Bernardini, Stagnaro e Scopelli. L’entusiasmo in città è alle stelle ma ecco una nube improvvisa sul cammino della Roma. Qualcuno mette in testa ai tre oriundi – Guaita, Scopelli e Stagnaro – che potrebbero essere chiamati alle armi per la Guerra di Etiopia. La notizia, del tutto infondata, mette in agitazione i giovani argentini che reagiscono fuggendo per fare ritorno in patria. Nonostante questa gravissima perdita, la Roma concluderà il campionato al secondo posto e ad un solo punto dal Bologna campione. Ma lo farà senza Antonio Scialoja alla guida perché, a causa degli impegni professionali, a novembre lascia la presidenza della Roma a Igino Betti.

Scialoja in tribuna
Il neo-presidente Scialoja, a sinistra di profilo, in tribuna per la gara contro il Ferencvaros del 16.6.35. Ultimo a destra è Renato Sacerdoti

Curiosità su Antonio Scialoja

  • In ambito culturale e dottrinale Antonio Scialoja lascia l’impronta più marcata nella sistemazione del diritto marittimo e poi di quello aeronautico. Dal 1942 al 1950 dirige l’Istituto di diritto della navigazione;
  • Al presidente della Roma e alla sua scuola si deve la redazione del codice di navigazione. Con il grande merito di riuscire a mantenerlo libero dalle influenze politiche dell’epoca e capace di farne dunque un vero e proprio monumento legislativo;
  • Il 7 agosto 1944 Antonio Scialoja è deferito con l’accusa di essere tra i senatori che hanno mantenuto il fascismo rendendo possibile la guerra. Il 25 luglio 1945 il senatore Antonio Scialoja è dichiarato decaduto dalle sue funzioni.