Giocatori

LUIGI ALLEMANDI

Luigi Allemandi

DATI ANAGRAFICI DI ALLEMANDI

Nasce a San Damiano Macra (Cuneo)

Nasce il 8/11/1903

Muore a Pietra Ligure (Savona)

Muore il 25/09/1978

STATISTICHE CON LA ROMA

Ruolo: Difensore

Stagioni: 2 (1935-1937)

Presenze: 57 (49 di Serie A, 6 di C. Italia e 2 di Coppa dell’Europa Centrale)

Gol segnati: 1 (in Serie A)

Luigi Allemandi è un difensore che si mette in luce nei primi anni venti nel Legnano. Le sue doti migliori sono la combattività e il coraggio uniti all’astuzia e alla mobilità, e gli valgono nel 1925 l’interesse della Juventus, che lo acquista dai lombardi. Con la maglia bianconera vince il campionato e conquista la convocazione in Nazionale

La squalifica a vita di Allemandi e l’amnistia

Sul finire del campionato 1926-27 Allemandi è accusato di una presunta combine atta a favorire il Torino nel derby della Mole. Squalificato a vita, riceve dopo pochi mesi una amnistia, dovuta anche al suo ruolo sempre più rilevante in Nazionale, che gli consente di tornare a giocare. Lo fa però nell’Ambrosiana Inter, dove rimane fino al 1935 confermandosi difensore di livello assoluto. Nel frattempo si laurea Campione del Mondo nel 1934 con l’Italia di Vittorio Pozzo giocando da titolare tutte le partite della fase finale del torneo. 

Prima pagina de Il Tifone
Prima pagina de Il Tifone sulla combine a favore del Torino

Una coppia “mondiale” per una Roma ambiziosa

La Roma approccia il Campionato 1935-1936 non nascondendo ambizioni tricolori. Già forte degli oriundi Scopelli, Stagnaro e Guaita, si decide di puntellare il reparto arretrato con i valorosi innesti della coppia di terzini campione del mondo formata da Eraldo Monzeglio e Luigi Allemandi. Tre giorni prima dell’inizio del campionato si perdono però le tracce dei tre oriundi, timorosi di essere chiamati alle armi per la Guerra d’Etiopia. Nonostante la Roma si ritrovi praticamente senza attaccanti e debba fare ricorso ad un giovane del vivaio, Di Benedetti, arrivano grandi risultati che conducono ad un secondo posto, ad un solo punto dal Bologna campione, inatteso quanto colmo di rimpianti. Il contributo di Allemandi è determinante, ma si tratta del suo canto del cigno. L’anno successivo il trentatreenne difensore non riesce a ripetersi e la Roma arriva decima. È soprattutto la difesa a deludere, risultando la terzultima della lega con quarantacinque gol subiti.

Luigi Allemandi dopo la Roma torna a… Roma

Allemandi nel 1937 lascia la Capitale per trasferirsi al Venezia in Serie B, dove rimane per una sola stagione. Luigi Allemandi fa infatti successivamente ritorno nella Capitale per concludere la carriera nella Lazio, in qualità di rincalzo e disputando due sole gare in due anni. Sempre con i bianco-celesti intraprende la carriera di allenatore, facendo coppia con il direttore tecnico argentino Alfredo Di Franco. 

Curiosità su Luigi Allemandi

  • La vicenda nella quale viene coinvolto Allemandi nel 1927 può essere definita il primo vero scandalo del calcio italiano. Leggi qui una ricostruzione accurata di quanto accaduto ⇒
  • Luigi Allemandi è uno dei simboli della Nazionale degli Anni Trenta. Campione del Mondo nel 1934, disputa complessivamente 24 gare di cui 9 da capitano;
  • Allemandi è un difensore molto combattivo e spesso viene accusato di ricorrere a maniere troppo forti. Soprattutto con Piola, sembra avere un conto aperto. Durante un derby della capitale il centravanti laziale è costretto ad arrendersi dopo uno scontro. Tutta la stampa accusa Allemandi ma in realtà il fallo lo ha commesso il compagno di reparto Monzeglio. Il quale, vista la spiacevole situazione, invia una lettera aperta ad un quotidiano per chiarire i fatti.