La grinta di Cesare Benedetti (I) conquista i tifosi della Roma
Quando lo vedono per la prima volta, i tifosi della Roma rimangono perplessi a causa del suo fisico minuto. Il pubblico però si ricrede presto in quanto l’attaccante piemontese si dimostra un giocatore dal movimento perpetuo, vivace, rapido e sempre pericoloso nei pressi dell’area di rigore avversaria. Il tecnico Shaffer lo tiene in buona considerazione e, anche se a fine anno le presenze sono soltanto tre, Benedetti (I) dà comunque il suo contributo al primo storico scudetto romanista. Per il piccolo attaccante le cose vanno meglio l’anno successivo, quando scende in campo dodici volte andando a segno nel due a due di Bari del 6 dicembre 1942. La guerra suggerisce poi al calciatore di tornare a casa nella Biellese.