Giocatori

DMITRIJ ALENITCHEV

Dmitrij Alenitchev

DATI ANAGRAFICI DI ALENITCHEV

Nasce a Velikie Luki (Russia)

Nasce il 20/10/1972

STATISTICHE CON LA ROMA

Ruolo: Centrocampista

Stagioni: 2 (1998-2000)

Presenze: 43 (28 di Serie A, 6 di Coppa Italia e 9 di Coppa Uefa)

Gol segnati: 7 (2 in Serie A, 1 in C. Italia e 4 in Coppa Uefa)

Dmitrij Alenitchev è un centrocampista brevilineo russo che si mette in mostra con due delle squadre di Mosca. Gioca infatti nel Lokomotiv tra il 1991 e il 1993 e poi nello Spartak dal 1994 al 1998. In questo ultimo torneo è eletto Miglior Calciatore del Campionato Russo e la Roma lo paga ben dodici miliardi di lire.

Dmitrij Alenitchev per la Roma di Zeman

Dmitrij Alenitchev è uno degli innesti del secondo anno del primo ciclo di Zeman, in vista del campionato 1998-1999 e dopo il quarto posto dell’annata precedente. Il suo fisico minuto non lo aiuta ad integrarsi nel gioco del Boemo e a ritagliarsi un ruolo da titolare come intermedio di centrocampo. A fine stagione sono 21 i gettoni in campionato, conditi dal prezioso gol del pari nel finale della rocambolesca vittoria in rimonta contro la Fiorentina del 17 ottobre 1998. Con la Roma ridotta in nove per le espulsioni di Di Biagio e Candela e prima del clamoroso gol vittoria di Totti al novantaquattresimo. Siamo solo alla quinta giornata di campionato e Alenitchev vive il suo momento d’oro con la maglia della Roma senza riuscire più a ripetersi con continuità. 

Dmitrij Alenitchev
Dmitrij Alenitchev si presenta alla Roma
Alenitchev in braccio a Totti
Alenitchev festeggiato da Totti dopo il pari con la Fiorentina
Alenitchev con Totti sotto la Sud
Il russo Alenitchev qui con Totti sotto la Sud

Lo scambio con Nakata

L’anno successivo arriva sulla panchina della Roma mister Capello che pone le basi della squadra che di lì a poco vincerà lo scudetto. Durante il mercato invernale si prospetta la grande occasione di acquistare Nakata e Alenitchev viene coinvolto nello scambio che porta il giapponese a Roma. Il russo prende così, a gennaio 2000, la strada per Perugia dopo 7 presenze in campionato e una tripletta siglata contro il Vitoria il 16 settembre 1999, in una gara valida per il primo turno di Coppa Uefa. Dmitrij Alenitchev lascia la Roma dopo 43 presenze complessive e 7 reti, ma soprattutto con la sensazione di un talento non espresso pienamente. Forse a causa di un carattere più mediterraneo che nordico e della necessità di sentire tanta fiducia intorno a sé. Quella fiducia che la Roma di Capello non poteva dargli.

Alenitchev comprimario di lusso nel Porto di Mourinho

La permanenza di Alenitchev in Umbria si protrae soltanto per la seconda parte della stagione 1999-2000. L’anno dopo Dmitrij si trasferisce al Porto, dove rimane sino al 2004. Sotto la guida di un emergente Josè Mourinho vive annate indimenticabili e vince Coppa Uefa e Champions League. Oltre a due campionati, due coppe e tre supercoppe del Portogallo. Dopo questa esperienza, fa rientro in patria nello Spartak Mosca, con il quale chiude la carriera da calciatore nel 2006, per poi intraprendere il percorso da allenatore.

Curiosità su Dmitrij Alenitchev

  • Va a segno in finale di Coppa Uefa (2003) e Champions League (2004) con la maglia del Porto. Impresa riuscita soltanto a lui, Steve Gerrard e Pedro;
  • Con la Nazionale Russa disputa i Mondiali 2002 in Giappone e Corea del Sud e gli Europei 2004 in Portogallo;
  • Da una sua serie di finte e controfinte nella retroguardia laziale, nel derby dell’11 aprile 1999, arriva a Totti il pallone del “Vi ho purgato ancora”;
  • Con la Nazionale del suo paese colleziona cinquantaquattro presenze condite da sei reti;
  • Nel 2007 è eletto alla Duma con il partito “Russia Unita” del presidente Putin.

«Con Alenichev gioco alla grande. Ci troviamo e capiamo in campo come giocassimo da sempre insieme. Fino ad oggi è stato sottovalutato da tutti, ma è uno di quelli che ti cambia la gara quando vuole»