La storia non si ripete e Bazzini lascia la Roma
L’anno dopo, nonostante la conferma in toto della squadra campione d’Italia, l’incantesimo si rompe e il rendimento disastroso della Roma vale il nono posto finale. Bazzini resiste alla tentazione, indotta da pubblico e stampa, di sostituire l’allenatore e punire i giocatori, rei di alto tradimento. Perde anche il suo proverbiale sorriso, come confessato in una intervista su Il Littoriale, ma non la bussola. I conti si fanno a fine anno e l’incombenza degli eventi bellici e la promozione a Capo della Divisione Oli Combustibili lo portano lontano da Roma. Così il 25 luglio 1943 Edgardo Bazzini lascia la presidenza della Roma. Assunta la carica quasi per caso, ha avuto il grande merito di calarsi nella nuova realtà con entusiasmo ed energia. Si è lasciato trascinare dal pubblico e ha instaurato un rapporto leale con i giocatori, mantenendo la lucidità per declinare con successo nella gestione della società i princìpi che lo ispiravano nella professione.