GIUSEPPE BONOMI
Giuseppe Bonomi è un centrocampista di rendimento, un moto perpetuo che corre anche per gli altri. Dedito spesso alla marcatura dell’avversario più pericoloso, è preciso nelle ripartenze. Nasce nella Virescit Alzano e si afferma nell’Atalanta, con cui disputa ben sei stagioni di cui l’ultima nella massima serie.
Bonomi per la Roma di Testaccio
Per la mediana della sua seconda Roma, il tecnico Guido Ara pensa al già affermato giocatore lombardo che si è messo in luce con diverse rappresentative azzurre. Il centrocampista viene provato nelle amichevoli del maggio 1937 che confermano le sue qualità e così Giuseppe Bonomi passa alla Roma per il campionato 1938-39. Inizialmente riversa in campo la stessa timidezza che lo contraddistingue fuori e il rendimento ne risente. Schierato come interno, con il suo fisico minuto non riesce ad emergere e subisce le critiche della stampa. Quando viene spostato sulla linea mediana si trova a suo agio, annienta le ali avversarie, realizza qualche gol e diventa un titolare inamovibile, prima con Ara e poi con Schaffer.
Giuseppe Bonomi nella Roma Campione d’Italia 1941-42
Dopo una prima fase di studio, il tecnico ungherese Alfred Schaffer, in vista della stagione 1941-42, disegna la sua linea mediana di “ferro” con Donati e Bonomi ai lati di Mornese. Il trio è uno dei punti di forza della Roma Campione d’Italia e Bonomi colleziona ben ventiquattro delle trenta gare complessive. E salta le ultime sei partite soltanto per via di una distorsione al ginocchio destro rimediata nel pari casalingo contro la Triestina del 3 maggio. A riprova del suo spirito di squadra, il 23 novembre 1941 viene espulso a Firenze, con troppa severità, per aver difeso il portiere Masetti dall’attacco di un avversario. Il 14 giugno 1942, quando la Roma celebra contro il Modena lo scudetto appena conquistato, Bonomi partecipa ai festeggiamenti dei compagni in borghese in quanto ancora fermo per infortunio.
Il dopo-scudetto e la guerra
Dopo la conquista del tricolore c’è ancora un anno da protagonista per Bonomi nella Roma. La guerra è però sempre più vicina, non si pensa ad altro e si tratta dell’ultimo campionato prima dell’interruzione per il conflitto bellico. Il centrocampista torna a casa e si arrangia come può. Alla fine della guerra, ormai trentaduenne, Giuseppe Bonomi chiama Biancone per capire se c’è la possibilità di tornare nella Roma ma non se ne fa nulla. Torna quindi definitivamente a Bergamo dove riveste diversi ruoli nell’Atalanta, tra cui quello di primo allenatore nel 1956-57.
Curiosità su Giuseppe Bonomi
- In campo è riconoscibile per via dell’inconfondibile “ciuffo” dei capelli;
- Quando da Bergamo giunge nella capitale, Bonomi si porta dietro il soprannome di “Picaia”;
- Nella stagione dello scudetto 1941-42, Bonomi è l’unico romanista ad essere espulso in campionato.