LUIGI BRUNELLA allenatore della Roma
DATI ANAGRAFICI DI BRUNELLA
Nasce a Garlasco (Pavia)
Nasce il 14/4/1914
Muore a Roma
Muore il 23/5/1993
STATISTICHE CON LA ROMA
Stagioni: 3 (1947-1950)
Panchine: 56 (in Serie A)
Score: 18 V – 13 N – 25 P
Luigi Brunella è un allenatore dai trascorsi importanti da calciatore con Torino e Roma. Proprio con i giallorossi si laurea Campione d’Italia nel 1941-42. In campo è un difensore corretto, con grande senso dell’anticipo e della posizione, un leader silenzioso nel quale si riconosce l’intero spogliatoio. In poche parole il classico allenatore in campo. Biancone e Degni lo riportano alla Roma dopo l’interruzione delle attività a causa della guerra, durante la quale rischia seriamente di morire saltando in aria con un camion su una mina, e diventa un punto di riferimento in anni molto difficili per la società. Il 9 febbraio 1947 indossa per la prima volta, contro il Vicenza, la fascia da capitano della Roma.
Luigi Brunella salva la Roma grazie… ad un suo gol!
Per ripartire dalle macerie della guerra la Roma si era affidata a Giovanni Degni che l’aveva guidata per due stagioni. Nel 1947-48 le ambizioni di rilancio vengono invece riposte nel tecnico ungherese Imre Senkey. I buoni propositi rimangono però inespressi perché, dopo qualche buon risultato in avvio, a marzo la Roma si ritrova impantanata nella lotta per la salvezza. Così la società decide di chiamare alla guida della squadra per le ultime quindici gare decisive Luigi Brunella nell’inedito duplice ruolo di giocatore-allenatore. Inizialmente il difensore rimane in panchina per poi scendere in campo nelle ultime tre gare fondamentali per rimanere in Serie A, a cominciare dal pari di Lucca. Ma è il 27 giugno 1948 che accade l’incredibile con la Roma che batte la Salernitana per uno a zero e ottiene la salvezza grazie ad un gol di Brunella su punizione da cinquanta metri. Il difensore-allenatore può ora appendere definitivamente gli scarpini al chiodo.
Più ombre che luci nella stagione 1948-49
Grazie alla salvezza, ottenuta con una sua rete, Brunella è confermato per la stagione 1948-49 sulla panchina della Roma. L’avvio di campionato è incoraggiante ma poi la squadra entra in crisi e, all’inizio del 1949, arriva una serie di otto partite senza vittoria che la fa scivolare di nuovo in zona retrocessione. E sul banco degli imputati ci finisce la guida tecnica, ritenuta incapace di dare un gioco alla Roma. L’allenatore lombardo accetta il confronto con la stampa e in un articolo pubblicato su Il Calcio Illustrato (N.13, 1949) si giustifica con il fatto che vorrebbe adottare il sistema ma si trova costretto a schierare la squadra con il metodo per via degli uomini a disposizione. E qui bisogna ricordare che la Roma aveva ceduto l’uomo che l’aveva tenuta a galla in quegli anni difficili con i suoi gol, il fornaretto Amadei. Brunella dichiara anche di voler fare i primi esperimenti tattici, in vista della stagione successiva, non appena conquistata la salvezza. La strada verso il traguardo è però più ostica di quanto preventivato e la Roma scende in campo con il sistema soltanto nell’ultima partita contro la Lucchese.
Brunella salva di nuovo la Roma… in extremis
Le sofferenze patite nel campionato appena terminato fanno retrocedere Brunella alla guida dei Ragazzi. Con il cambio alla presidenza ed il ritorno in società di Sacerdoti in veste di consigliere, la prima squadra passa infatti ad un altro mito di Testaccio come Fulvio Bernardini affiancato come vice da Renato Bodini. Neanche Fuffo riesce però ad invertire la rotta intrapresa nel dopoguerra e, a tre giornate dalla fine, la società richiama Brunella. E la Roma conquista la salvezza grazie al pari di Bari e, soprattutto, alla discussa vittoria contro il Novara. Nel 1950-51 il tentativo di rilancio viene affidato a Baloncieri, con Brunella relegato al ruolo di vice. Il diligente tecnico lombardo risponde presente ma poi, quando anche il nuovo mister viene accantonato e lui non viene promosso, lascia deluso la Roma (che a fine anno retrocede in B). Lo attendono le esperienze con Chinotto Neri e Romulea prima di abbondare il calcio.
Curiosità su Luigi Brunella allenatore della Roma
- A fine carriera Luigi Brunella si trasferisce definitivamente a Roma e apre un bar a Viale Eritrea;
- Brunella confida più volte nel tempo la sua delusione per non essere stato valorizzato per bene dalla Roma come allenatore. La società si è infatti affidata per lo più alla sua grande disponibilità in situazioni di emergenza. Il tecnico paga, tra le altre cose, il fatto che con il suo carattere mite e riflessivo non ha acceso la fantasia dei tifosi e non si è guadagnato i favori della stampa a cui non ha mai regalato grandi titoli.