Giocatori

ALISSON

Alisson Ramses Becker

DATI ANAGRAFICI DI ALISSON 

Nasce a Novo Hamburgo (Brasile)

Nasce il 2/10/1992

STATISTICHE CON LA ROMA

Ruolo: Portiere

Stagioni: 2 (2016-2018)

Presenze: 64 (37 di Serie A, 4 di C. Italia, 13 di Champions League e 10 di Europa League)

Gol subiti: 66

Alisson Ramses Becker è un portiere brasiliano che cresce nell’Internacional di Porto Alegre. Con la squadra che fu di Falcao vince per cinque volte il Campionato Gaúcho e una Super Copa Gaúcho. A ventitré anni ha già esordito in Nazionale in una gara valida per le qualificazioni ai Mondiali ed è pronto per sbarcare in Europa.

Alisson e l’ennesima intuizione di Sabatini

Il profilo del giovane Alisson è di quelli in grado di stuzzicare la fantasia di un talent scout come Walter Sabatini, che infatti arriva per primo sul ragazzo. Pensando alla stagione 2016-2017, il direttore sportivo romanista è preoccupato da quello che sembra un sicuro rientro all’Arsenal, per fine prestito, di Szczesny. Decide così di sfruttare abilmente la finestra di mercato invernale per anticipare la concorrenza e versa otto milioni di euro nelle casse dell’Internacional, dove Alisson rimane comunque fino al termine del campionato 2015-2016. Nel frattempo Spalletti ha però sostituito Garcia sulla panchina della Roma e ha fatto del portiere polacco un punto fermo della squadra. E a fine anno richiede espressamente la conferma tra i pali di Szczesny. È così che per la stagione 2016-2017 per Alisson non resta che il ruolo di “portiere di coppa”. Che ricopre con professionalità encomiabile.

Alisson difende i pali della Roma
Alisson difende i pali della Roma nell'ottavo di Coppa Italia del 1 febbraio 2017 contro il Cesena

Per Alisson arriva la consacrazione

L’appuntamento con il successo per Alisson si concretizza nella stagione 2017-2018, quando a condurre la Roma è chiamato Eusebio Di FrancescoSzczesny è passato – via Arsenal – alla Juventus e la presenza in porta di Alisson infonde sicurezza a tutta la squadra. Il portiere brasiliano dimostra un senso della posizione formidabile, è abilissimo tra i pali e ha il tocco di palla di un centrocampista. Ma è soprattutto la sua forza mentale a stupire. La Roma fa un ottimo campionato ma è in Champions League che compie una cavalcata trionfale, fino alla semifinale persa con il Liverpool e passando per la notte magica di Roma-Barcelona. Il rendimento di Alisson è fondamentale e, in alcune gare, assolutamente determinante. Basti considerare il numero di “clean sheet” ottenuti in stagione: 5 su 12 partite di Champions League e 17 su 37 match di campionato. Tutto questo gli vale il premio di miglior portiere del Campionato di Serie A e l’inserimento nella formazione ideale di Champions. È unanimemente considerato il miglior portiere del mondo e la partecipazione ai Mondiali di Russia si trasforma nella vetrina definitiva per il suo salto di qualità.

Il futuro si chiama Liverpool

È il Liverpool di Klopp, nemico storico e avversario nella semifinale di Champions dell’anno precedente, ad assicurarsi le prestazioni di Alisson dalla stagione 2018-2019. E scelta migliore non poteva esserci, visto che arriva al primo colpo la vittoria nel massimo trofeo europeo. Seguita dal Mondiale per club e da ulteriori riconoscimenti individuali. Il passaggio a Roma di Alisson è stato veloce quanto significativo, decisivo nel condurre la squadra al punto più alto in Europa dopo la finale di Coppa dei Campioni del 1984. Di lui rimane un bellissimo ricordo rafforzato dalla signorilità e dalla gratitudine mostrati nel momento del divorzio. Talmente forte da non rappresentare nemmeno l’ennesima illusione sacrificata sull’altare delle plusvalenze. Visto che il tifoso della Roma è stato dentro di sé rassegnato alla sua cessione sin dalla prima parata che gli ha visto fare. Talmente forte da rientrare di diritto, pur con una sola stagione giocata da titolare, tra i 5 migliori portieri della storia della Roma. Vai alla classifica ⇒ 

Curiosità su Alisson

  • Alisson ha un fratello, Muriel Gustavo Becker, anch’egli portiere e con il quale ha giocato insieme nell’Internacional;
  • Soffre, fin da adolescente, di Rosacea, una malattia della pelle che porta, specialmente durante l’attività fisica, all’arrossamento della zona centrale del suo volto;
  • Durante l’edizione 2017-18 della Champions League, subisce soltanto due gol nelle sei partite casalinghe della Roma. E ne chiude ben 5 a porta inviolata;
  • Con la cessione dalla Roma al Liverpool, per la cifra monstre di 62,5 milioni di euro di compenso fisso più 10 milioni di euro di bonus, diventa il portiere più costoso della storia del calcio fino a quel momento.

Lasciare Roma è stato difficile. Ho pianto a lungo, insieme a mia moglie. È giusto essere onesti: io ho fatto una scelta professionale, un passo in avanti per la carriera e la Roma ha incassato una grossa cifra. Con la testa ho deciso di andare al Liverpool, ma il mio cuore era ugualmente pieno di lacrime. A Roma ho passato due anni speciali, lì è nata mia figlia, ho molti amici anche fuori dal calcio. Tante volte sono andato a spasso di notte per la città: Fontana di Trevi, al buio, è di una bellezza commovente. Ma il mio posto preferito resta il Colosseo: lì davanti respiri la storia. Restare a Roma per sempre? Mi è passato tante volte per la testa, perché stavo benissimo a Roma. Ma quando un calciatore sceglie dove giocare, il discorso è più ampio. Io ho grandi ambizioni, il Liverpool anche e adesso gioco nel campionato più importante del mondo.

Qui sopra il post su Instagram di addio alla Roma di Alisson, con uno slideshow dei suoi momenti più rappresentativi. Sotto, invece, un video con le migliori parate del portierone brasiliano con la Roma.