FULVIO BERNARDINI allenatore della Roma

DATI ANAGRAFICI DI BERNARDINI
Nasce a Roma
Nasce il 28/12/1905
Muore a Roma
Muore il 13/2/1984
STATISTICHE CON LA ROMA
Stagioni: 1 (1949-50)
Panchine: 35 (in Serie A)
Score: 11 V – 6 N – 18 P
Già leggenda in campo della Roma di Testaccio, la carriera da allenatore di Fulvio Bernardini inizia quando si separa dalla società giallorossa nel 1939. Negli anni successivi, e fino al 1945, lo ritroviamo nel doppio ruolo di allenatore e giocatore nella Mater. Il 13 maggio 1939 Fuffo assiste a Milano alla sfida Italia-Inghilterra e rimane colpito dal sistema, il metodo di gioco degli inglesi. Si tratta di un modulo offensivo che, curiosamente, mette in discussione proprio il ruolo del centromediano che aveva segnato la carriera del giocatore romano. Fulvio sperimenta il sistema nella Mater e questo sarà poi il marchio di fabbrica del Bernardini allenatore della Roma.
Fulvio Bernardini allenatore della Roma
La Roma che esce dal conflitto bellico mondiale è solo lontana parente di quella Campione d’Italia nel 1942. La squadra si muove nei bassifondi della classifica e la panchina è affidata a ex campioni come Degni e Brunella. E così, in vista della stagione 1949-50 e con la speranza di aprire un nuovo ciclo, la società opta per Bernardini allenatore della Roma. Il neo-tecnico ordina una rivoluzione, nel segno del suo credo tattico, e parla di un piano triennale che fa storcere il naso ad una piazza notoriamente impaziente. La squadra è rinnovata come mai fu fatto in passato e Bernardini, allenatore e direttore tecnico, nomina l’ex compagno Bodini come suo vice mentre a Brunella è affidata la cura dei ragazzi. Andreoli è confermato capitano della squadra.
La stagione di Bernardini alla guida della Roma
Dopo il ritiro estivo de L’Aquila, la salute di Bernardini è minacciata seriamente da una setticemia che lo costringe ad un ricovero di urgenza. Il tecnico è comunque al suo posto l’11 settembre 1949, giorno del debutto casalingo vincente contro la Pro Patria. Al successo seguono però una serie di sconfitte tra cui quella netta contro la Lazio. La squadra trova continuità in quattro vittorie di fila tra metà dicembre e inizio gennaio ma poi arriva un girone di ritorno disastroso, soprattutto in trasferta. Ed è così che, dopo l’incredibile sconfitta con il già retrocesso Venezia, il 10 maggio 1950 termina con l’esonero l’esperienza di Bernardini allenatore della Roma. La squadra è affidata a Brunella e, tra mille polemiche, si salva all’ultima giornata.
L’esperienza di Bernardini allenatore della Roma
Quella di Bernardini sulla panchina della Roma è un’esperienza apparentemente disastrosa ma forse soltanto prematura. I trascorsi alla guida della Mater non sono infatti sufficienti a dargli tutti gli strumenti per gestire una piazza delicata come Roma, seppur la conosca benissimo. Il giovane tecnico è inoltre ancora troppo rigido e fedele alle sue convinzioni tattiche e non ha maturato le sue grandi potenzialità che lo porteranno a vincere in piazze non abituate a farlo come Bologna, Firenze e la sponda biancoceleste della capitale. Oltre che a diventare un punto di riferimento anche per la federazione e la nazionale. Possiamo quindi dire che l’inesperienza sia stata la causa principale del fallimento di Bernardini allenatore della Roma.
Curiosità su Fulvio Bernardini allenatore della Roma
- Durante i suoi anni alla Mater, nel duplice ruolo di giocatore e allenatore, Bernardini affronta la Roma nei campionati romani di guerra che si disputano in seguito alla sospensione della Serie A tra il 1943 e il 1945;
- Nel 1955-56, dopo aver vinto lo scudetto con la Fiorentina, Bernardini è proclamato allenatore dell’anno e premiato con il Seminatore d’oro;
- Quando nell’aprile 1971 Herrera, in polemica con il presidente Marchini, si lascia andare ad affermazioni allusive sullo scudetto vinto dalla Roma nel 1942, è proprio Bernardini a rispondergli pubblicamente per le rime. Fulvio, all’epoca giornalista e consigliere della società, rivendica con fervore i meriti di quella Roma;
- A Bernardini viene affidata la guida della Nazionale dopo la debacle del mondiale di Germania del 1974. Fulvio fa un grande lavoro di ricostruzione e lascia la squadra nelle mani di Bearzot nel 1977, prima del mondiale argentino;
- Fulvio Bernardini è stato un grande scopritore di talenti e tra questi spiccano Francesco Rocca, Giancarlo Antognoni e Alessandro Altobelli.