Giocatori

JULIO BAPTISTA

Julio Baptista

DATI ANAGRAFICI DI BAPTISTA

Nasce a San Paolo (Brasile)

Nasce il 1/10/1981

STATISTICHE CON LA ROMA

Ruolo: Attaccante

Stagioni: 3 (2008-2011)

Presenze: 77 (57 di Serie A, 8 di Champions League, 5 di Coppa ITA, 1 di Supercoppa ITA e 6 di Europa League)

Gol segnati: 15 (12 in Serie A, 2 in Champions League e 1 in Coppa Italia)

Julio Cesar Clemente Pereira Baptista, per tutti Julio Baptista, è un attaccante brasiliano che inizia la carriera nel San Paolo come centrocampista. In patria vince diversi titoli e a ventidue anni il Siviglia lo porta in Europa. In Andalusia gioca da centravanti e in due stagioni realizza 38 gol che gli valgono il soprannome “la bestia” e la chiamata del Real Madrid. Resta due anni nelle merengues, con la parentesi di un prestito all’Arsenal, caratterizzate da tanta discontinuità.

L’arrivo a Roma di Julio Baptista

Julio Baptista arriva nella capitale nei giorni successivi alla scomparsa di Sensi per rinforzare la “quarta Roma” di Spalletti. Il 20 agosto 2008 lo troviamo così insieme a Totti, Panucci e Okaka a sorreggere il feretro del presidente. Nonostante i problemi societari che si riflettono sulla squadra, l’attaccante brasiliano disputa una buona stagione. Dopo un gol al Palermo e una doppietta in Champions al Bordeaux nel giorno del suo compleanno, la bestia stende la Lazio nel derby del 16 novembre 2008. A fine anno sono in tutto undici i gol segnati, di cui nove in campionato. Tra questi ricordiamo la rovesciata allo scadere che vale la vittoria in casa del Torino.

Julio Baptista sorregge la bara di Sensi
Julio Baptista ai funerali di Franco Sensi
Julio Baptista esulta
L'esultanza dopo il gol vittoria nel derby

Due stagioni complicate per “la bestia” alla Roma

All’inizio del campionato 2009-2010 il rapporto tra Spalletti e la Roma si logora e il tecnico toscano si dimette dopo due giornate. Il brasiliano è fuori forma e non è una prima scelta del nuovo allenatore Claudio Ranieri, a gennaio è ancora a secco e si parla di una sua cessione nella finestra invernale di calciomercato. Alla fine resta a Roma e si sblocca in Coppa Italia contro la Triestina. Sono tre le marcature invece nel resto di un campionato che la Roma rischia seriamente di vincere. La stagione successiva anche Ranieri perde la bussola e per la bestia si concretizza la cessione invernale sfumata l’anno prima. Baptista torna in Andalusia, stavolta a Malaga. 

L’esperienza di Julio Baptista alla Roma

Dotato di un fisico imponente e di una tecnica non comune, il paulista disputa una buona prima stagione con la Roma. Peccato che poi si perda e non torni più su quei livelli. Il tallone di Achille è la mancanza di continuità. Questo limite comporta il passaggio da giocate esaltanti ad errori difficilmente comprensibili per un giocatore con le sue qualità. Tra i primi ricordiamo la grande rovesciata in casa del Torino o ancora il colpo di testa nel derby. Tra i secondi è celebre l’errore in contropiede in Parma-Roma del 24 ottobre 2010 che manda su tutte le furie il telecronista Carlo Zampa. Purtroppo nella memoria dei tifosi restano maggiormente impresse queste giocate infelici, in quanto clamorose e più recenti, ma “la bestia” non è stato affatto il bidone che tanti dipingono

Curiosità su Julio Baptista

  • Julio Baptista vive una situazione familiare complicata dovuta all’assenza della figura maschile e con mamma Wilma che gli fa anche da padre. Lui stesso si prende cura dei fratelli minori;
  • Esordisce diciannovenne nel San Paolo giocando al fianco di Kaka;
  • Il suo fisico statuario, 185 centimetri per 87 kg, gli vale l’appellativo “la bestia”;
  • Durante l’ultima stagione al Real Madrid, la bestia segna alla Lazio in una gara di Champions League vinta dai spagnoli per 3 a 1;
  • Dopo un rientro in patria nel Cruzeiro e un’esperienza negli USA in MLS, Julio Baptista chiude con il calcio con i rumeni del Cluj nel 2019, a trentotto anni;
  • Con la nazionale brasiliana Julio Baptista vanta 48 presenze e 5 reti. E un palmares ricco di due edizioni di Coppa America e altrettante di Confederations Cup.