L’Europa chiama il giovane brasiliano
Adriano sbarca in Europa non ancora ventenne, per la precisione a Milano, sponda nerazzurra, e si presenta con un calcio di punizione durante un’amichevole estiva contro il Real Madrid che rimane indelebile negli occhi di tutti gli sportivi: il suo tiro, talmente forte, si insacca sotto l’incrocio facendo rientrare la palla verso il centro dell’area. Prima di ritagliarsi un ruolo da protagonista con l’Inter passa per un prestito alla Fiorentina e una permanenza di due anni al Parma. Ancora giovanissimo si lascia attrarre dalla vita notturna e cade nella trappola dell’alcol, anche a causa della prematura scomparsa del padre, a cui era legatissimo. Nel 2009 la carriera del ventisettenne Adriano prende con largo anticipo la parabola discendente e l’Inter lo rispedisce quindi a casa, al Flamengo.