Giocatori

FRANCESCO ANTONIOLI

Francesco Antonioli

DATI ANAGRAFICI DI ANTONIOLI

Nasce a Monza (Monza e Brianza)

Nasce il 14/9/1969

STATISTICHE CON LA ROMA

Ruolo: Portiere

Stagioni: 4 (1999-2003)

Presenze: 145 (102 di Serie A, 10 di C. Italia, 19 di Champions League e 14 di Coppa Uefa)

Gol subiti: 138

Titoli: Scudetto 2001, Supercoppa ITA 2001

Francesco Antonioli è un portiere ben dotato tecnicamente che cresce nel vivaio del Monza. A soli 16 anni debutta in Coppa Italia a San Siro contro la Juventus con una prestazione eccezionale, soprattutto se rapportata alla giovane età. È il Milan il club che riesce ad acquistare quello che sembra un predestinato. A Milano trascorre i primi due anni senza giocare mai e vincendo praticamente tutto. Va allora in prestito a Modena per poi fare rientro quando è ormai pronto per un posto da titolare con i rossoneri. Tra il 1991 e il 1992 si gioca il posto con Sebastiano Rossi risultando spesso vincitore, fino al clamoroso errore commesso nel derby del 22 novembre 1992. Dopo questo episodio perde sicurezza, cede il posto a Rossi e il Milan lo lascia andare. Francesco Antonioli si ritrova a Bologna, dove è protagonista di quattro ottime annate tra il 1995 e il 1999.

Francesco Antonioli scelto da Capello per la Roma

Nel 1999 Franco Sensi affida le ambizioni di vittoria della Roma a Fabio Capello. Il tecnico friulano predilige da sempre campioni affermati e non è abituato ad accettare scommesse. Lascia quindi sorpresi la sua scelta di consegnare la maglia da portiere titolare a Francesco Antonioli, che proprio lui aveva messo alla porta a Milano. Il portiere, dopo un avvio folgorante di carriera, si è perso e ormai trentenne ha una importante seconda chance. Durante il suo primo anno romano tornano però i fantasmi di vecchi gravi errori e una sua incertezza evidente costa il passaggio del turno in Coppa Uefa contro il Leeds. Al di là di questo, non sembra trasmettere mai serenità al reparto arretrato. Nonostante ciò, Capello punta ancora su di lui per l’assalto decisivo al campionato successivo.

Antonioli in uscita bassa
Uscita bassa a Piacenza durante il suo primo anno in giallorosso

Arriva il tricolore ma non la serenità per Antonioli

La Roma che disputa il campionato 2000-2001, culminato con il tricolore, è una squadra dove tutto gira alla perfezione. L’unica eccezione è forse proprio costituita da Francesco Antonioli. Il portiere ha un carattere particolare e non sembra legare a pieno con l’ambiente romano ma, soprattutto, appare spesso incerto. Fino all’ errore gravissimo nella sfida casalinga contro il Perugia, cruciale in chiave scudetto. In questa occasione è contestato dal pubblico ma viene difeso dal bel gesto di Totti che rimprovera la Sud e ricorda a tutti che bisogna remare nella stessa direzione. È decisivo poi nella vittoria interna contro l’Atalanta a poche giornate dal termine ed il suo contributo al titolo romanista è fatto di regolarità e di una forza interiore che gli consente di mettere da parte gli errori commessi.

Totti prende le parti di Antonioli e placa la contestazione della Sud
Antonioli nel 2001-2002
Nel 2001-2002 biondo per via dei festeggiamenti dello scudetto

Francesco Antonioli in discussione

Dopo la vittoria del campionato si rincorrono le voci di una cessione di Antonioli. La Roma cerca con insistenza Buffon ma ripiega sul giovane portiere dell’Atalanta Ivan Pelizzoli. Il portiere del tricolore accetta la sfida con il collega e resta nella capitale. Dopo lo smacco della finale di Supercoppa Italiana vista dalla panchina, reagisce con orgoglio e si riprende il posto da titolare. Nella stagione successiva, 2002-2003, la concorrenza di Pelizzoli si fa più dura e Antonioli è costretto a lasciare sempre più spesso il posto tra i pali al compagno. Arriva tra l’altro una nuova amnesia contro l’Ajax in Champions League. Ma anche la gioia di un calcio di rigore parato a Sinisa Mihajlovic sotto la Curva Nord a pochi minuti dal termine di un derby che pareva oramai perso.

Antonioli para il rigore a Mihajlovic
Il rigore parato a Mihajlovic nel derby del 27.10.2002
Totti e Antonioli
Totti si congratula con Antonioli dopo la prodezza nel derby

Antonioli lascia Roma e continua fino a 43 anni

Le strade di Antonioli e della Roma si dividono nell’estate del 2003. Il portiere lascia la Capitale in direzione di Genova, sponda doriana. Gioca ancora per nove anni complessivi che includono i ritorni a Bologna e Cesena, dove termina la carriera a quarantatré anni. Difficile esprimere un giudizio sul percorso di Antonioli. Si tratta di un portiere un po’ atipico, con ottimo bagaglio tecnico e una apparente freddezza sotto la quale si cela una insospettabile inquietudine, che ha fatto spesso spazio ad amnesie incredibili. Come se il fantasma dell’errore commesso nel derby di Milano da giovane lo abbia perseguitato negli anni e non sia mai riuscito a liberarsene del tutto. Stimato da molti grandi allenatori, la sua è nel complesso un’ottima carriera seppur macchiata da gravi incertezze che sono rimaste negli occhi di tutti. Peccato.

Curiosità su Francesco Antonioli

  • Figlio di genitori sordomuti, deve probabilmente a questo l’aspetto del suo carattere silenzioso e riflessivo. “A causa della condizione dei miei genitori ho imparato a comunicare in due maniere diverse, a vivere in due mondi diversi: uno silenzioso, dove contano i sentimenti e i segni e l’altro, quello normale, che è comune alla maggior parte della gente. La forza morale mi viene dal primo”. Così lo stesso portiere commenta questa condizione che ne ha influenzato il carattere;
  • Da ragazzino scappa dagli allenamenti del Monza. Lo zio Achille è costretto a inseguirlo e rimetterlo in riga;
  • È ribattezzato “Batman” dallo speaker dell’Olimpico Carlo Zampa che con questo soprannome lo annuncia in campo;
  • Con l’azzurro è protagonista da titolare della vittoria di un titolo Europeo Under 21. Gioca, sempre da titolare, i Giochi Olimpici di Barcellona nel 1992. Con la Nazionale maggiore non vanta neanche una presenza seppur disputi, da riserva di Toldo in seguito all’infortunio di Buffon, il Campionato Europeo del 2000;
  • Nella stagione 2011-2012 diventa il secondo giocatore più anziano ad essere mai sceso in campo in Serie A, dietro a Marco Ballotta.