MARCOS ASSUNCAO DOS SANTOS

DATI ANAGRAFICI DI ASSUNCAO
Nasce a Caieiras (Brasile)
Nasce il 25/7/1976
STATISTICHE CON LA ROMA
Ruolo: Centrocampista
Stagioni: 3 (1999-2002)
Presenze: 83 (55 di Serie A, 7 di Coppa Italia, 1 di Supercoppa Italiana, 9 di Champions League e 11 di Coppa Uefa)
Gol segnati: 10 (9 in Serie A e 1 in C. Uefa)
Titoli: Scudetto 2001 e Supercoppa ITA 2001
Marcos Assuncao dos Santos è un centrocampista brasiliano che muove i primi passi nel Rio Branco per poi passare al Santos e quindi al Flamengo. Primo dei quattro figli di mamma Maurina e papà Waltemir, nell’estate del 1999 Marcos è pronto a fare il grande salto verso l’Europa.
Marcos Assuncao per il centrocampo di Capello
L’estate del 1999 è quella della rivoluzione in casa romanista. Sensi abbandona il sogno zemaniano e si affida alla concretezza di Fabio Capello. Inizia così un percorso che, seppur sofferto (a fine anno la Lazio sarà Campione d’Italia), farà grande la Roma. A centrocampo partono, tra gli altri, i fedeli del tecnico boemo Di Biagio, Gautieri e Alenitchev. A rinforzare il reparto arrivano Cristiano Zanetti e Marcos Assuncao, poi seguiti a gennaio da Nakata. Il centrocampista brasiliano ha già esordito in nazionale ma è sconosciuto ai più anche se è accompagnato dalla fama di implacabile realizzatore di punizioni.
Dal rodaggio allo scudetto
La stagione 1999-2000 è di rodaggio, sia per Marcos Assuncao che per la Roma. Il centrocampista brasiliano colleziona 28 presenze condite da due reti segnate ai lusitani del Vitoria in Coppa Uefa e al Perugia in campionato. L’anno termina con lo scudetto vinto dalla Lazio che esaspera la tifoseria romanista. L’eliminazione per mano dell’Atalanta dalla Coppa Italia, a inizio 2000-2001, scatena così una grande contestazione a Trigoria che ha nei brasiliani uno degli obiettivi principali. Assuncao, tra quelli affrontati a muso duro dai tifosi, medita di lasciare Roma ma poi, come il resto della squadra, decide di non mollare e inizia una cavalcata trionfale. Siamo a marzo e il centrocampista va in gol per due volte, sempre su punizione, in occasione delle due vittorie casalinghe contro Inter e Brescia. E mette la firma sullo scudetto.
Il rapporto tra Marcos Assuncao e Capello si incrina
La stagione successiva a quella dello scudetto inizia nel modo migliore per Assuncao. Complice la partenza di Zanetti, il centrocampista brasiliano è spesso titolare e ripaga la fiducia con sei reti realizzate per lo più su punizione e nella prima parte del campionato. Fino al ventisette gennaio 2002. All’Olimpico è di scena il Piacenza e già al minuto 15 Assuncao mette dentro l’ennesimo tiro piazzato. Calciato stavolta da infortunato, visto che un colpo subito poco prima gli ha provocato la rottura del menisco e lo costringe ad andare sotto i ferri. Quando rientra il rapporto con Capello si deteriora e le incomprensioni hanno culmine nella sfida di ritorno di Champions contro il Liverpool ad Anfield. Qui il tecnico friulano impiega Marcos, inspiegabilmente, nel ruolo di terzino destro. Il brasiliano dall’andatura compassata soffre finché in campo e la Roma è eliminata. Il resto della stagione è una discesa che porta al trasferimento al Betis Siviglia a fine anno.
Curiosità su Marcos Assuncao
- Specialista sui calci di punizione, ne ha segnati settanta in tutta la sua carriera;
- A completare un’annata particolarmente difficile, nel maggio 2002 il fratello Fabiano viene rapito a San Paolo. Una banda di balordi chiede un riscatto di settemila dollari;
- Rientrato in patria è protagonista di una storica retrocessione con il Palmeiras nel 2012;
- Ha una passione sfrenata per le due ruote e, terminata la carriera da calciatore, sfreccia in pista ogni volta che può.