RAOUL BORTOLETTO
Raoul Bortoletto è un centromediano forte fisicamente, dallo spiccato senso tattico e abile negli inserimenti. Capace di interpretare più ruoli, agisce da mediano come mezzala, terzino o laterale e addirittura attaccante. A completare il profilo universale contribuiscono le sue doti da combattente, che lo fanno eccellere sui campi bagnati a dispetto della sua indubbia classe. Inizia nel Treviso ma esordisce in Serie A con la Fiorentina nel 1946. Segue un biennio in B con l’Empoli prima di tornare in massima serie con la Lucchese nel 1950-51.
Raoul Bortoletto nella mediana della Roma di Gipo Viani
Nell’estate del 1951 il presidente Sacerdoti affida le speranze di una pronta risalita in Serie A al tecnico Gipo Viani. L’esperto allenatore, nato nella provincia trevigiana, conosce bene le insidie dei campi di provincia e disegna la sua diga di centrocampo con due combattenti come Italo Acconcia e Raoul Bortoletto. Il reparto, forte anche di Venturi e Andersson, è determinante per la vittoria della Roma in campionato. Bortoletto scende in campo in ventotto partite risultando spesso decisivo, grazie a doti atletiche e caratteriali, e andando anche a segno nella gara casalinga contro il Pisa.
Bortoletto protagonista con la Roma anche in Serie A
La stagione 1952-53 segna il ritorno della Roma in A. Viani, grande estimatore di Bortoletto, lascia il posto in panchina a Varglien, che punta sempre sul trevigiano. La squadra, dopo un grande avvio, chiude con un buon sesto posto. E il centrocampo, con i sempre presenti Bortoletto e Venturi affiancati da Pandolfini e Bronée, è uno dei migliori del campionato. La stagione di Raoul è arricchita da tre gol e dall’esordio con la Nazionale. Nel 1953-54 la Roma acquista Ghiggia ed il portiere Moro mentre Varglien è sostituito da Carver dalla nona giornata. L’annata del centrocampista inizia con un grave infortunio in un derby amichevole di pre-campionato che vede Bortoletto trascinato fuori dal campo con il volto sanguinante dopo che era caduto a terra privo di sensi. Ne segue un lungo stop fino a fine dicembre quando Bortoletto rientra e non esce più di squadra. In tempo per avere la soddisfazione di realizzare il gol vittoria nel derby del 18 aprile.
Gli ultimi due anni di Bortoletto con la Roma
Il campionato 1954-55 è quello del riscatto definitivo per la Roma dopo il trascorso tra i cadetti di pochi anni prima. La squadra ottiene infatti un ottimo terzo posto poi divenuto secondo in seguito alla retrocessione a tavolino dell’Udinese. Bortoletto è il protagonista assoluto della stagione risultando l’unico giocatore presente in tutte e trentasei le gare ufficiali sommando a quelle di campionato anche le due di Mitropa Cup. A referto ci sono anche quattro gol segnati a Milan, Triestina, Inter e Fiorentina. L’anno successivo segna la fine della militanza con la Roma con Bortoletto che disputa quattordici partite di cui l’ultima nella vittoria casalinga per uno a zero contro la Pro Patria l’8 aprile 1956. Il centrocampista termina poi la carriera nel Cagliari e nel Vittorio Veneto prima di accennare un percorso da allenatore che non avrà un seguito.
Curiosità su Raoul Bortoletto
- Fratello del più anziano di tre anni Piero, anch’egli calciatore e poi allenatore del Treviso, e per questo noto come Bortoletto II;
- Il tecnico Gipo Viani è amico di lunga data del papà di Raoul Bortoletto e quando decide di portare il figlio a Roma si reca in prima persona da papà “Cice” per averne il consenso;
- Grazie al gol di Bortoletto nella stracittadina del 18 aprile 1954 la Roma è la prima squadra a vincere il derby nello Stadio Olimpico e lo fa spezzando un digiuno lungo sette anni con ben dieci tentativi andati a vuoto;
- L’unica presenza di Bortoletto con la Nazionale coincide con l’inaugurazione dello Stadio Olimpico;
- Bortoletto è in campo e va anche a segno nel tre a zero contro l’Inter del 20 marzo 1955. Gara che registra l’esordio in Serie A di Giacomo Losi;
- Nove dei dieci gol segnati con la Roma si traducono in altrettante vittorie della squadra.